Hola

thank you so much

merci beaucoup

danke

muchas gracias

спасибо

estou muito grato

domingo, 16 de octubre de 2011

Memory the colours in my mind ( Isabelle)

Nel locale di Susy si ballava.

In quei giorni il mare era sorprendentemente piatto, l'aria calda.
Aveva conosciuto Isabelle.
Le chiese gentilmente di potersi sedere vicino a lei.
Lei si adagiò con il corpo nella poltroncina e lo ascoltò.
Lui le offrì la sua compagnia senza chiederle niente.
Lei fece lo stesso.
Condividevano già alcune cose l'uno dell'altra,come la stessa musica, la letteratura e il ballo.
Cosi decisero di vedersi ancora per andare a ballare.
Era passata una settimana.
Manuel si era infilato in una libreria.
Aveva comprato un libro.
A casa prese il libro lo avvolse con della carta, adornò il pacchetto con un bel nastro di raso rosso e su la carta scrisse una dedica.
Quella sera andò da Susy con il libro in una mano e il suo cuore pieno di Isabelle.

Manuel allungò il braccio verso di lei e le porse una mano.
Lei offrì la sua.
Si avvicinarono l'uno all'altra.
Isabelle si lasciò condurre tra le braccia di Manuel, tra nuvole e tango.
Fuori dalla sua gonna nera lunghe e affusolate gambe bianche.
Le mani su di lui. La mano di Manuel che leggermente le circonda la vita.
Un dolce sorriso su di una bocca rosa e occhi verdi in quelli di Manuel.
Gli occhi chiusi di Isabelle tra le braccia di lui.

I colori tracciano sulla tela onde di passione.
I toni mutano nei ricordi della vita che scorre attraverso le morbide setole.
Terzo Capitolo de Memory the colours in my mind
Javier Martinelli

jueves, 6 de octubre de 2011

Escritura con motivos de color

de Javier Martinelli

domingo, 2 de octubre de 2011

memory the colours in my mind.(secondo capitolo)

Secondo capitolo.

L'incontro.

La luce calda diffondeva il calore di quel pomeriggio di mezza estate nell'aria.
Nelle strade, gruppi di persone si affogavano nelle gelaterie, uscendo con coni-gelato che si scioglievano non appena uscivano dall'aria condizionata.
Sotto le fontane i bambini si affaciavano ingoiando gli scrosci d'acqua che zampillavano a intervalli singhiozzanti.
Nel caos di quel pomeriggio si avvertiva una monotona lentezza estiva.
Quasi come un fermo-immagine Isabelle apparve agli occhi di Manuel.
La sua pelle era bianca quasi anacronistica, sulle guance scendevano goccioline di calura che si fermavano sul contorno delle sue labbra rosa.
Manuel veniva con passo pesante.
La sua testa era dentro ad altro e vagava per un sentiero che conosceva ma che sembrava un deserto.
Isabelle fu come un miraggio.
Avvicinandosi a quell'eterea figura la incominciò a vedere sempre più come una presenza che soavemente riempiva la sua vista.
Isabelle era seduta su di una poltroncina nei pressi di un caffè, sorseggiando con aria serafica una tazza di tè.
Sembrava quasi che tutti quei rumori non la pertubassero minimamente.
Venne incontro a Manuel la propietaria del caffè che, conoscendolo, lo presentò a Isabelle.
Li lasciò e andò all'interno del locale.
La figura di Manuel avvicinandosi nel gesto di saluto fece per un attimo ombra su di lei.
La mano lunga e affusolata di lei entrò nella mano grande e nervoluta di lui e per un attimo sparì,
per poi tornare ad abbracciare con un soave e lento gesto la tazza di tè.
Nel momento in cui la bocca si schiuse si aprirono i suoi occhi.
Lo sguardo di Manuel incontrò il verde dei suoi occhi.
Fu un attimo che durò una vita.
Secondo capitolo di :"Memory the coulors in my mind "
di Javier martinelli

Te gusta